Zero in condotta

Zero in condotta

Commedia, di Jean Vigo, Francia, 1933.
Le vacanze sono terminate ed è il momento per i ragazzi di ritornare al terribile collegio, gestito da tutori ottusi e conformisti, incapaci di favorire la crescita di qualunque spirito di libertà e di creatività. L'unica cosa di cui sono capaci questi professori austeri è assegnare uno "zero" in condotta. Ma i ragazzi decidono di ribellarsi con la complicità del nuovo sorvegliante, Huguet, diverso da tutti gli altri. Si scatena così una vera e propria rivoluzione.

Jean Vigo descrive l'anelito alla libertà dei ragazzini con audacia e spirito sovversivo, con una critica spietata dell'istituzione scolastica, che somiglia molto a certe memorabili sequenza del cinema di Fellini. Forse il cineasta italiano aveva visto il film di Vigo? Sembra molto, molto probabile. Il film è stato messo al bando dalla censura francese e non ha avuto una proiezione pubblica fino al 1945.

Spunto di riflessione
I condizionamenti della famiglia, della scuola e dei mass media sono probabilmente i maggiori responsabili del fallimento esistenziale di milioni di persone. Sono nemici non ben identificati, da cui è difficile difendersi, che causano la perdita dell'autostima e della creatività necessaria per raggiungere obiettivi ambiziosi. I condizionamenti sociali, culturali e religiosi sono un tema fondamentale della vita di ogni essere umano, e uno dei principali argomenti delle filmografie di maestri del cinema come Fellini, Truffaut, e molti altri.

LINGUA: francese
SOTTOTITOLI: italiano, inglese

Zero in condotta