La sopravvissuta
Horror, fantastico, di Roger Corman, Stati Uniti, 1957.
Una storia di ipnosi, viaggi nel tempo e stregoneria stranamente contemporanea. Quintus, uno scienziato sensitivo che ha trascorso 7 anni in Tibet, intende inviare qualcuno indietro nel tempo in una vita precedente. Offre 500 dollari ad una prostituta, Diana Love, per ipnotizzarla per 48 ore in modo che possa accedere alla sua vita precedente. Quintus mette Diana in trance ipnotica e la rimanda nel Medioevo, dove condivide il corpo di una sua precedente incarnazione, Helene, che è in prigione e sarà punita con la pena di morte all'alba poiché sospettata di essere una strega. Su suggerimento di Diana, Helene scappa di prigione, portando l'attenzione su Livia, una strega per i cui crimini Helene è stata condannata, e su Satana stesso.
La sopravvissuta arriva all'inizio della carriera da regista di Corman, tratto da una sceneggiatura di Charles Griffith e Mark Hana. Il regista mantiene il film molto suggestivo, anche se potrebbe apparire come un film sperimentale studentesco. Hai mai visto le ancelle di satana fare una danza contemporanea in un cimitero? Il film vale solo per questa scena? Sì. I protagonisti facevano parte della scuderia di celebrità ricorrenti del regista. Il racconto è affascinante e decisamente speciale quando assume alcune suggestioni molto complesse e moderne, in particolare nella parte finale. La sopravvissuta percorre una linea precaria tra sogno, scienza e narrativa horror. Non è il classico film dell'orrore. La storia entra in contatto con il lato oscuro dei personaggi, ma è solo nel terzo atto che le cose cambiano in un modo irreale, lasciando precise sensazioni allo spettatore. Alla fine, vedere La sopravvissuta è un'esperienza insolita e porta una piacevole sensazione di assurdità.
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La sopravvissuta